Una persona giovane, tendenzialmente, non pensa alla pensione o alla possibilità di aderire ad un fondo pensione: la parola stessa fa pensare a qualcosa di cui occuparsi quando si sarà in là con gli anni,
E invece, aderire a un fondo pensione fin da giovanni porta a molti, moltissimi vantaggi: ecco perché questa scelta andrebbe fatta fin dal primo rapporto di lavoro o, in molti casi, dovrebbe essere il regalo dei genitori ai propri figli.
Giovani e sistema pensionistico
Il sistema pensionistico italiano nell'arco degli ultimi trentanni è stato soggetto a numerose revisioni fino al passaggio dal calcolo retributivo al calcolo contributivo per stabilire l’importo dell’assegno pensionistico.
Cosa vuol dire? Vuol dire che la pensione non viene più determinata in base all'ultima retribuzione percepita, ma sulla base dei contributi versati durante tutto l’arco della propria vita lavorativa.
Se consideriamo che l’andamento del mercato del lavoro negli ultimi anni ha portato a carriere sempre più spezzettate e alla precarietà è ragionevole dedurre che i pensionati del futuro che faranno affidamento sul solo assegno pensionistico non riusciranno a mantenere lo stesso tenore di vita al quale si sono abituati durante i loro anni lavorativi.
Con una pensione integrativa è possibile ottenere una integrazione rispetto alla pensione pubblica.
Quali sono i vantaggi della pensione integrativa per i giovani?
I vantaggi di aderire ad un fondo pensione sono diversi:
1. Destinazione del TFR
Un giovane lavoratore neoassunto può decidere da subito di destinare il proprio TFR a un fondo pensione.
Il TFR o trattamento di fine rapporto è l’equivalente dello stipendio di un anno circa, che il datore di lavoro accantona ogni anno e che può essere conservato in azienda oppre destinato ad un fondo pensione.
Il lavoratore può infatti decidere di aderire a un fondo pensione senza sostenere alcuna spesa, semplicemente decidendo di destinare al fondo il proprio TFR.
2. Trattamento fiscale dei fondi pensione
Lo Stato riserva agli importi destinati ai fondi pensione trattamento fiscale :
i contributi versati ogni anno nel fondo sono deducibili dal reddito IRPEF, con un tetto massimo annuale pari a 5.164,57 euro;
i rendimenti maturati nel corso della gestione dei versamenti subiscono un prelievo fiscale tramite imposta sostitutiva pari al 12,5% sui rendimenti da Titoli di Stato e al 20% sui rendimenti da altri impieghi;
le prestazioni finali per i lavoratori del settore privato (rendita o capitale), vengono tassate con un’aliquota del 15% che si riduce dello 0,30% all’anno per ogni anno di permanenza nel fondo pensione oltre il quindicesimo, fino a un’aliquota minima del 9%.
Le deduzioni spettano ai genitori anche nel caso in cui si decida di sottoscrivere un fondo pensione per conto di figli ancora a carico.
3. Orizzonte temporale
Aderire a un fondo pensione fin da giovani permette di approfittare di un orizzonte temporale molto lungo: questo fa sì che, nei primi anni, si possa decidere di investire in comparti finanziari con tasso di rischio più elevato e, conseguentemente, rendimenti più elevati. In seguito, con l'avvicinarsi del periodo del pensionamento, si potranno ridurre il rischio e i rendimenti.
4. Tutela dal rischio di fallimento e pignoramento
Le forme pensionistiche integrative rappresentano patrimoni autonomi e separati all'interno del patrimonio complessivo di chi gestisce il fondo e, come tali, nel caso in cui il gestore fallisca, il patrimonio accumulato viene tutelato e non viene toccato dalle vicende creditizie del gestore.
Gli importi accumulati nei fondi pensione non possono essere pignorati o sequestrati da parte di eventuali creditori del sottoscrittore nel momento in cui questi ne ottenga il versamento.
5. Investimenti tutelati
I fondi pensione sono soggetti a un articolato sistema di controllo, che permette di garantire il risparmio accumulato e la pensione integrativa futura degli aderenti.
Controlli interni al gestore, controlli esercitati dal COVIP, la vigilanza da parte dell’IVASS e della Banca d’Italia proteggono i sottoscrittori dei fondi pensione e i loro risparmi.
6. Riscatto e anticipi
Chi aderisca a un fondo pensione può:
chiedere delle anticipazioni sul capitale fino al 75% dell’importo accumulato per spese sanitarie o acquisto e/o ristrutturazione della prima casa;
chiedere delle anticipazioni sul capitale fino al 30% per qualsiasi altra esigenza;
chiedere il riscatto del 50% o del 100% di quanto accumulato in caso di perdita del lavoro o sopraggiunta invalidità permanente.
Gli eredi del sottoscrittore possono ottenere:
riscatto in caso di morte prima del pensionamento;
reversibilità della pensione integrativa.
Ricapitolando, quali sono i vantaggi di un fondo pensione?
1) la possibilità di garantirsi una pensione complementare a quella statale;
2) la possibilità di poter versare dei contributi liberi e di godere del contributo da parte del datore di lavoro;
3) beneficiare di un maggior rendimento rispetto al TFR lasciato in azienda;
4) godere di vantaggi fiscali sia quando si effettuano i versamenti che durante la gestione del fondo e nel momento in cui si ottiene la prestazione pensionistica;
5) ottenere una maggiore tutela previdenziale.
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